La singolarità del Premio Castello fu quella di connotarsi, fina dal primo momento, come concorso nazionale. Basta scorrere i nomi dei membri della giuria per capire che da subito il premio volò alto: Olga Visentini, Giovanni Mosca, Orio Vergani, Lionello Fiumi, Dino Buzzati, Vittorio Sereni, Giana Anguissolai, hanno onorato il concorso con la loro presenza. Il sogno di Giulietto Accordi si era avverato. Sanguinetto e il suo castello avevano trovato una valida connotazione culturale diventando essi stessi promotori di cultura.

In tutti questi anni il premio è rimasto fedele al suo mandato così espresso dal Professor Paride Piasenti che per molti anni fu il presidente della giuria, “ Noi abbiamo sempre cercato di premiare opere che offrano ai ragazzi il gusto della lettura, che siano loro adatte, ma non ritagliate soltanto sulla loro attuale statura psicologica di undicenni o tredicenni. Cerchiamo libri che siano compagni di viaggio di un più lungo itinerario dello spirito”.

L’attuale giuria tecnica del premio, composta da Gian Paolo Marchi, Presidente, Maria Fiorenza Coppari ed Elena Trevenzoli, ancora cerca un libro che si faccia amare dai ragazzi, da leggere senza imposizioni, un libro che possa competere con il computer e con Internet, che sappia accendere la loro fantasia e parlare al loro cuore. La vera forza del premio è rappresentata dalla giuria popolare composta da circa 150 ragazze e ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado del territorio veronese. Sono loro a determinare i vincitori.